Recensione | Cheshire Crossing, di Andy Weir


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? La mia tosse è ufficialmente andata via, olè, e ieri col man abbiamo approfittato della consegna dell'albero per iniziare a decorare casa.
Sì, lo so, è presto - molto - ma quest'anno ho bisogno di cose belle più del solito e il Natale mi rende felice.
Tra domani e giovedì deve arrivarmi anche un altro enorme ordine e non vedo l'ora. Mi sento una bambina la mattina di Natale ogni volta che suona il citofono.
Ma lasciamo perdere i convenevoli perché oggi, in occasione della sua uscita, vi porto la recensione della graphic nove "Cheshire Crossing", scritta da Andy Weir e disegnata da Sarah Andersen, che arriva in Italia grazie a Mondadori nella collana Oscar Ink, che ringrazio per la copia omaggio.

Recensione | Cheshire Crossing, di Andy Weir

TRAMA:
CHESHIRE CROSSING

Andy Weir


Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 18.00€ | Ebook 9.99€
Pagine: 128
Data uscita: 17 Novembre 2020
Genere: Graphic Novel
Sono passati anni da quando Alice, Dorothy e Wendy hanno compiuto i loro favolosi viaggi nel Paese delle Meraviglie, a Oz e sull'Isola-che-non-c'è. Ora eccole qui, ormai adolescenti, a Cheshire Crossing: una scuola molto speciale dove impareranno a gestire le loro straordinarie esperienze e il loro dono di attraversare mondi magici. Ma proprio non sanno starsene buone buone sedute al banco, e iniziano di nuovo ad attraversare le dimensioni, lasciandosi dietro una scia di caos completo. E se fosse solo un po' di confusione il problema, poco male. Il fatto è che, senza volerlo, fanno incontrare la malvagia Strega dell'Ovest e Capitan Uncino, unito ora in una coppia davvero diabolica. Per fermarli le tre ragazze dovranno fare ricorso a tutti i loro poteri e mettere insieme una squadra di improbabili alleati da tutto il multiverso! "Cheshire Crossing" è un viaggio vertiginoso, divertente e sconfinato attraverso i classici della letteratura e i loro mondi fantastici come non avete mai osato immaginarli.

AUTOCONCLUSIVO


Non so se ve l'ho mai detto, ma io sono una fan assoluta dei crossover. Se non sapete cos'è un crossover per spiego in noccioline: sostanzialmente si tratta di una storia originale creata utilizzando personaggi o elementi di storie già esistenti. Avete presente quei bellissimi video su Jack Frost e Elsa? Ecco, quello è un crossover. Forse ora li chiamano mashup. Vabbè. "Cheshire Crossing" è appunto un crossover tra Peter Pan, Il Meraviglioso Mago di Oz e Alice nel Paese delle Meraviglie.

Sulla carta questa graphic novel aveva tutti i crismi per essere un'eccellenza, invece si è rivelato una minestrina fatta col brodo del supermercato.

La storia di per sé, in realtà, è originale e l'ho gradita e anche i personaggi non sono male. Wendy è facile da amare, e anche Dorothy sa farsi volere bene, mentre Alice... beh, lei ci vuole un po' per apprezzarla, ma tutte e tre le protagoniste sono degli ottimi personaggi.

E infatti i personaggi, compresa la tata che è un incrocio tra Nanny McPhee e Mary Poppins, sono la cosa meglio riuscita di tutta la storia, il resto... beh, meh.

Parliamo di un minestrone fra classici che utilizza disegni adatti ad un pubblico di giovanissimi, ambientato nel 1910, ma che passa attraverso un linguaggio e dei contenuti iper contemporanei che vanno ben oltre lo young adult. Oserei quasi new adult.


Ho trovato il tutto poco coerente, forzato ed incredibilmente veloce. Forse se fosse stato un romanzo lo avrei apprezzato di più. E ormai questo pare il mio motto.
Non fraintendete, non è che io non apprezzi le graphic novel - dai, leggo manga da anni e li amo - ma il problema che ho riscontrato qui, che poi è lo stesso che ho trovato nella graphic novel della Schwab (qui la recensione), è che si dedicano troppe poche pagine alla storia pensando che il comparto grafico basti a sopperire.

Sicuramente, se non avete mai letto i tre classici, questa graphic novel è il modo ideale per introdurvi ai personaggi e farvi venire una voglia matta di scoprire le storie originali e tutti i loro segreti che vengono solo accennati tra le pagine di quest'opera.

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Che ne dite lettori?
Avete mai letto le opere originali di questo crossover.




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