Gruppo di Lettura: Black Friars, l'Ordine della Spada di Virginia De Winter - Capitoli 1, 2, 3


Buongiorno e buon giovedì lettori! Come state oggi? Io ieri sera avevo malissimo al braccio destro, tant'è che ho dovuto prendere un antidolorifico... il man (che è massaggiatore) continua a non capacitarsi di quanto io possa essere rigida sulle spalle e la cosa comincia a crearmi seri problemi.

Comunque, oggi continuo con il secondo giorno di interruzione silenzio stampa perché è con grande piacere che ospito la prima tappa - dopo l'introduzione che trovate sul blog di Virginia (no, non l'autrice xD ) - del Gruppo di Lettura di "Black Friars, l'Ordine della Spada" di Virginia De Winter in cui vi parlerò dei primi tre capitoli. Siete pronti ad addentrarvi nei meandri della Vecchia Capitale?


BLACK FRIARS
L'ORDINE DELLA SPADA
Virginia De Winter



Editore: Lain/Fazi Editore
Prezzo: Rigido 19,50€ Ebook 5,99€
Pagine: 682
Serie: Black Friars #01

Trama: La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

Gruppo di Lettura: Capitoli 1, 2, 3

Una cosa da dire, prima di iniziare a parlare di questo inizio, è che sono partita con le aspettative alle stelle per questo libro. Amiche, amici, sconosciuti, internet, insomma tutti quelli con cui ne ho parlato me ne hanno decantato le lodi come mai prima mi era capitato di sentire pareri così perfetti tutti per lo stesso libro. Quindi perdonatemi se dalle mie parole non risalterà l'entusiasmo generale che si osserva in giro, ma mi aspettavo di più dalle prime pagine, proprio perché essendo introduttive dovrebbero avere la capacità di catturare fin da subito il lettore.
La prima cosa che appare chiara fin dalle prime righe è che Virginia De Winter non ha uno stile semplice e che piace a tutti. Chi come me è abituato a testi semplici, scritti bene ma con un linguaggio moderno, si ritrova catapultato su un livello in cui i suoi punti esperienza non sono sufficienti per combattere il boss.
Il linguaggio è estremamente ricercato, pieno di fronzoli, metafore, similitudini. Quasi poetico. C'è una narrazione continua che viene talmente poco interrotta da discorsi diretti, da risultare veramente pesante, a tratti direi soffocante a causa delle frequenti ripetizioni di termini come pizzo, placido, luna, cielo...

Nel primo capitolo incontriamo tre personaggi e fin dall'inizio capiamo che avranno tutti e tre un ruolo fondamentale anche se non è subito chiaro in quale misura. Purtroppo, per quanto riguarda la mia esperienza di lettura, la poca azione che caratterizza questo capitolo viene messa in ombra dalle frequenti descrizioni di luoghi, tanti - troppi - luoghi di cui ci viene detto il nome e la descrizione fisica, ma non la funzione, la storia.
Il tempo e lo spazio sono relativi.
«Ho ucciso per te», disse. «Lo farei ancora se servisse a proteggerti. Ma non posso lasciarti libera».

Il secondo capitolo pare voglia dare una spinta all'azione, dando un po' più di spazio al dialogo, ma anche qua tutto resta molto fermo, statico.
C'è un susseguirsi di briciole di pane che formano informazioni sdentate della situazione. Insomma, ammetto che mi ha messa davvero in difficoltà perché non mi aspettavo una lettura così difficile. Spesso sono dovuta tornare indietro a rileggere le scene saltando le descrizioni per capire davvero cosa fosse successo.
Se non altro qua riusciamo ad identificare un periodo a cavallo del Diciannovesimo secolo, in una città di fantasia che pare mescolare la Londra e la Parigi ottocentesche.
La sua voce aveva un timbro caldo, con un sottofondo sempre lievemente rauco, come se si fosse appena destato da un sonno dove si fondevano sogni innominabili e fumo di incendi.

Perché la lettura ingrani meglio è quindi necessario arrivare al terzo capitolo dove l'azione riesce a farsi spazio nel mare di metafore e similitudini in cui l'attenzione si perde con estrema facilità.
Fino a questo momento c'è una sostanziale mancanza di dialoghi, a parlare sono gli sguardi e i pensieri raccontati dal narratore che aumentano la sensazione di staticità.
Però - ebbene sì c'è un però! - sul finale, ma proprio nelle ultime righe del terzo capitolo qualcosa si accende ed ecco che l'attenzione viene tutta focalizzata in quel punto e davvero io non sono riuscita a fermarmi dal leggere. Tant'è che ho sforato fino a metà del quarto capitolo.

In definitiva sono decisamente incuriosita, soprattutto dai personaggi maschili perché sia Ashton che Axel hanno personalità molto ben definite e diametralmente opposte. L'esperienza dei secoli contro il fuoco della vita che brucia della sua fiamma più viva. In tutto ciò, comunque, non ho capito il comportamento di Eloise: prova paura a sprazzi, la maggior parte del tempo senza una ragione precisa perché comunque Ashton le dà buone ragioni per fidarsi di lui.

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Bene lettori, che ne dite? Siete un po' incuriositi da questa introduzione?
O magari avete già letto la saga e volete aggiungervi alle lodi?
Io di sicuro continuerò la lettura perché ora sono davvero incuriosita, spero di abituarmi presto allo stile perché mi rende il tutto molto difficoltoso.
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10 Commenti

  1. Eccomi qui Ink ❤️ Sai perfettamente quanto anche io fossi stata incuriosita da questa saga e quante aspettative avessi, purtroppo però l'incipit non mi ha convinta. Seppur spiazzata dallo stile, non demordo di certo. Spero scocchi la scintilla nei prossimi capitoli, vedremo, sarai comunque la prima a saperlo come sempre ❤️

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  2. Ciao Jess, io sono letteralmente innamorata dello stile dell'autrice, che dandoti ragione, è certamente particolare ed impegnativo ma a me piace questo genere di scrittura. Inoltre i due personaggi maschili sono veramente descritti bene e capaci di incarnare un contrasto molto forte. Eloise, invece, la vedo un po' confusa, devo ancora inserirla in una caratterizzazione definita. Tirando le somme: amo questo romanzo! <3

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  3. Bellissima recensione
    Condivido a pieno. ..sono le stesse emozioni che ho provato io
    Posso solo dire che continuando migliora un pochino ma lo stile rimane lo stesso
    Il secondo libro invece è un'altra storia!

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  4. Ciao Jess! Hai espresso con molta chiarezza quelli che sono, effettivamente, dei limiti di questo primo romanzo. Sono però felice che il finale del terzo capitolo ti abbia lasciato un po' di curiosità per il seguito della storia. Indubbiamente lo stile è pesantuccio ma, come hanno detto altri, gli altri libri sono molto più digeribili:) E niente, grazie mille per aver aderito e per avermi nominata:-*

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  5. Ciao Jess! Avevo scritto un commento con il cellulare ma mi odia (e io odio lui) e quindi lo ha cancellato. Ci riprovo.
    Ti capisco benissimo! Oggi la maggior parte dei romanzi che escono in libreria ha un linguaggio molto semplice e diretto, che non richiede particolare sforzo da parte del lettore. Per chi è abituato a questo tipo di letture (me compresa XD), lo stile di Virginia è un bel mattoncino in testa. Ti posso confermare però quello che dicono le altre: andando avanti si alleggerisce, le metafore vengono sfrondate e la scorrevolezza ne guadagna, pur non perdendo la caratteristica di essere un po' "barocca", proprio come un vestito pieno di trine e pizzi.
    Tieni conto anche che i primi tre capitoli, se consideri tutta la lunghezza della saga, corrispondo praticamente ai primi dieci metri di una maratona, in cui non conta tanto lo sprint quanto la resistenza. XD
    Virginia ha creato un mondo intero e non può spiegarlo completamente nelle prime pagine, quello sì che sarebbe stato pesante. Lo svela piano piano, con lo scorrere dei capitolo la Vecchia Capitale diventerà sempre più nitida davanti ai tuoi occhi, per quanto possa diventarlo una città perennemente avvolta dalle nebbie del Presidio... ;)
    Per quanto riguarda Eloise, invece, tieni presente che ha vissuto un'esperienza traumatizzante, non solo l'aggressione che le è quasi costata la vita, ma anche quello che ha provato dentro di sé quando il Presidio ha aperto le sue porte. Ha provato qualcosa di terribile e che non sa spiegarsi e quindi la terrorizza. Se ci aggiungiamo un vampiro sconosciuto e un certo Axel che la stalkerizza... ci sta che si comporti in modo un po' bizzarro!!! Ahahahaah! Anche questo comunque verrà chiarito piano piano.
    Il mio consiglio è di non cercare di capire tutto subito, perché è impossibile e il mal di testa è assicurato, ma di lasciarsi scorrere le vicende addosso cercando di vivere più le emozioni che i pensieri razionali. Tieni duro! XD

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  6. Ciao! Io ho iniziato un po' in ritardo e per ora sono riuscita a leggere solo il primo capitolo. Nonostante sia abituata a stili diversi rispetto a quello dell'autrice, molto particolare, la lettura non mi è risultata pesante. Ho adorato l'ambientazione e le atmosfere, ma per ora non sono ancora entrata nel vivo della storia, quindi vedremo.. :)

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  7. Ciao Jessy, allora io mi sono trovata nella tua stessa situazione all'inizio, quando lo Acquistai nel lontano 2012 se non erro mi misi a leggerlo mentre ero nel Bus di ritorno a casa, e anche io in parecchie situazioni sono stata tentata ad abbandonarlo un po per lo stile della scrittrice, uno stile che non avevo mai riscontrato in nessun libro letto fino a quel momento, pensa che ero perennemente col vocabolario d'italiano perchè a volte non riuscivo a capire il significato di determinate parole, ma poi piano piano sono riuscita a correlarmi con cio che c'era scritto ed è diventato tutto più semplice, e inutile dire che mi sono innamorata fin dal principio di Ashton il vampiro dagli occhi viola, Alex per me era come il terzo in comodo XD, Eloise a volte l'ho odiata per alcune scelte fatte ma non ti anticipo niente ti dico solo che se ne vedranno delle belle ^_^

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  8. Ciao Jess! Anche io mi sono ritrovata nella tua stessa situazione all'inizio, ma pian piano ci si abitua allo stile e la trama diventa sempre più interessante! :)

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  9. ciao, io sono alla terza rilettura quindi ormai so già come si evolverà. Posso dirti che, come te, sono abituata a un tipo di scrittura semplice e moderno, io lo preferisco proprio. Ah, odio le troppe descrizioni. Questa autrice è la mia eccezione alla regola. L'ho amata tantissimo, ammetto che ho comprato il primo spinta dalla cover stupenda e dal prezzo basso, ma mi sono innamorata di tutti gli abitanti della Vecchia Capitale e proprio dello stile di Virginia, così poco rientrante nei miei soliti gusti. Non è facile, per niente e soprattutto all'inizio è faticoso. Ma fidati, ne vale la pena. Raramente io rileggo, ma questa serie merita proprio, più la rileggo e più la capisco e colgo particolari diversi. Non demordere.

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  10. Io arrivo tardissimo, ma arrivo. Mi sono ritrovata moltissimo nelle tue parole, ho faticato anche io ad ingranare con la lettura perchè non abituata allo stile, diciamo antiquato, ma devo ammettere che dopo i primi tre capitoli mi sono messa a dargli una piccola rilettura in attesa di poter andare avanti e già mi era un po' più chiaro tutto, spero che pian pianino migliori sempre di più.
    L'entusiasmo di chi me ne ha parlato è davvero tantissimo e mi ha contagiata parecchio quindi non demordo!

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