Recensione: Morning Star, La Guerra del Mietitore di Pierce Brown


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon venerdì! Come state? Io avrò un weekend piuttosto pieno, beh, quantomeno un sabato, ma se non altro recupererò il tempo con il man che non gli ho dedicato ieri.
Comunque, veniamo ai libri, perché squillino le trombe lettori, infine la recensione di "Morning Star, La Guerra del Mietitore" di Pierce Brown e edito da Mondadori fa finalmente capolino sul blog. È stato difficilissimo scrivere questa recensione, F ne è testimone, però è un libro troppo bello per non parlarvene!





TRAMA:
MORNING STAR, LA GUERRA DEL MIETITORE
RED RISING SAGA #3
[FINE PRIMA PARTE]
Pierce Brown

⭐⭐⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 22,00€ | Ebook 9,99€
Pagine: 547
Data uscita: 13 Marzo 2018
Genere: Distopico
L'oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore - l'intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colorì che abitano l'universo - è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all'inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui. Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana - in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe - seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un'odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi. Nel terzo capitolo della serie "Red Rising" Pierce Brown trascina il lettore in un viaggio impetuoso tra battaglie spaziali epiche, duelli all'ultimo sangue, risate e lacrime, amicizia e violenza, dove una canzone può cambiare il destino di mondi interi, l'amore di un singolo diventare il coraggio di molti.

SERIE: RED RISING SAGA [IN CORSO IN ITALIA]

1. Red Rising, Il Canto Proibito [aggiornamento]
2. Golden Son, Il Segreto di Darrow [aggiornamento]
3. Morning Star, La Guerra del Mietitore
4. Iron Gold, Il Fuoco dei Conquistatori
5. Dark Age [inedito]
6. Untitled [inedito]


Sono... quattro? Cinque? giorni che guardo questo post e ancora non so cosa scriverci. È assurda questa cosa. Come si fa a non riuscire ad esprimersi su un libro che è piaciuto tanto quanto Morning Star è piaciuto a me? Non me lo spiego.
La cosa più assurda è che se penso alla prima volta che ho letto Red Rising, non avrei scommesso nemmeno una cicca che sarei arrivata in questo stato di stordimento alla fine del terzo.

Non sono solo. Non sono la sua vittima.
 Scateni pure tutto il male di cui è capace. Io sono il Mietitore.
 Conosco la sofferenza.
 Conosco le tenebre.
 Questa non è la fine.

La storia riprende quasi un anno dopo la fine di Golden Son ed è subito chiaro che tutto sarà diverso. Darrow (per fortuna) non è più lo stesso personaggio dei due libri precedenti. È cresciuto, e tanto. Ha capito i suoi sbagli e cerca di fare ammenda, per quanto possibile in una guerra.
Fin dall'inizio è evidente che non è più solo la battaglia di Darrow, di un Rosso, ma c'è molto di più in gioco. Molti più personaggi, moli più Colori, molte più vite.
Personaggi e vite a cui è impossibile non affezionarsi. Certo, alcuni li vorresti vedere morti e vorresti anche vederli morire male, ma altri ti fanno stringere il cuore quando soffrono e ancora di più quando periscono.
Vi dico solo che ad un certo punto, credo prima della metà, volevo mollare il libro per questo motivo. E non è stata l'unica volta.

Una volta pensavo che ci fossero destini peggiori di questo, ma adesso so che non è così. L’uomo non è un’isola. Abbiamo bisogno di coloro che amiamo. Di coloro che odiamo. Abbiamo bisogno degli altri nella catena della vita, per darci una ragione per vivere, per provare emozioni.

Il worldbuilding a questo giro è molto più complesso e assai più strutturato. Mentre nei due libri precedenti ci muovevamo quasi esclusivamente su Marte, o tuttalpiù sulla Luna, in ambienti quasi circoscritti. Qui, invece, viaggiamo quasi fino ai confini del mondo (alias "dell'universo conosciuto"), esploriamo Marte in tutti i suoi poli e negli antri sotterranei, arriviamo su Giove e non ci facciamo mancare un giro sui suoi satelliti per poi tornare, infine, sulla Luna.

«Voglio dire, mentre parlavo ho capito che la giustizia non è aggiustare il passato, è aggiustare il futuro. Non combattiamo per i morti. Combattiamo per i vivi. E per coloro che non sono ancora nati. Per la possibilità di avere dei figli. È questo che le nostre azioni devono permettere, altrimenti a cosa servono?»
 Sevro siede in silenzio, e pensa a quello che ho detto.
 «Tu e io continuiamo a cercare la luce nell’oscurità, aspettando che appaia. Ma l’ha già fatto.» Gli tocco la spalla. «Siamo noi, ragazzo. Rotti, laceri e stupidi come siamo, siamo la luce, e la luce sta crescendo.»

A livello di trama c'è tanta roba. E non è solo un modo di dire, un'esclamazione, è proprio un fatto. Ogni capitolo porta con sé una battaglia, sia essa psicologica, fisica o personale. Ci sono tattica e strategia, c'è fiducia, amicizia, tradimento, coraggio e paura. Tanta stramaledetta paura.
La tanta azione, tra l'altro, tiene sempre vivo il ritmo senza mai lasciare momenti di stallo. Non che non ci siano momenti di "pausa" dall'azione, ma anche quando la battaglia non è nel vivo, lo stile è incalzante e ti fa girare una pagina dietro l'altra.
La mia parte preferita, sicuramente, è il momento in cui l'amicizia tra Darrow e Sevro raggiunge il suo apice. Sai che quella cosa succederà ad un certo punto, succede in tutte le migliori amicizie, e speri sempre che finisca nel modo migliore perché se cedono loro, come può andare avanti questa guerra?

Non so quando ho perso la fede. Non credo sia qualcosa che succeda e basta. Forse si è consumata un poco per volta, mentre fingevo di credere alla Valle perché era comunque meglio dell’alternativa.

In generale, comunque, non è una lettura per tutti. Non mi sento di dirvi se avete problemi con la fantascienza (tipo Star Wars, per capirci) o con i distopici allora questa serie non fa per voi, perché sapete benissimo che io sono restia su entrambi i generi, eppure questa serie (alla seconda lettura - grazie F!) l'ho adorata. Però è cruda e vivida. Emotivamente e fisicamente. È volgare, un po' per scelta e un po' gratuitamente. È splatter e molto esplicita quando si tratta di violenza, tortura e dolore. Quindi decisamente non per stomaci deboli (e non solo per il sangue).

Se il mio popolo sa fare una cosa, è certamente sopravvivere alle difficoltà con le feste. Vivere non significa semplicemente respirare. Significa essere.

Riguardo al finale posso dire che il cerchio si chiude. Se Brown non fosse andato avanti a scrivere non sarebbe stato un problema perché le linee narrative aperte con Red Rising trovano la loro fine, gradite o meno che siano. Brown, però, ci lascia anche uno spiraglio aperto e ha deciso di sfruttarlo per portare avanti la saga. Sappiate, comunque, che se voleste fermarvi qui, potreste farlo senza problemi.

Io, comunque, non ho alcuna intenzione di fermarmi.
Anche perché, grazie a F, ho "Iron Gold" che mi aspetta in libreria.

Una volta pensavo che i fili delle vite dei miei amici si sarebbero sfilacciati intorno a me, perché ero troppo forte. Adesso capisco che, quando siamo insieme, creiamo qualcosa di invincibile. Qualcosa che durerà assai oltre la fine di questa vita. 

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Vorrei poter dire che con questo libro si chiude una serie, ma no, Brown non poteva rendermela così semplice la mia scalata delle serie in corso.
Comunque non mi lamento, ne vale sicuramente la pena.
Voi cosa ne pensate?
Leggerete o avete già letto questa serie




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2 Commenti

  1. Questa recensione poteva intitolarsi "Grazie a F" XD
    E' stato molto bello sostenerti, spronarti e aiutarti a ricordare cose di questa serie XD
    Purtroppo avremo molto da discutere anche su Iron Gold, perchè se qui c'è quasi un lieto fine, là è tutta un'altra storia.

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    1. Tanto non ti libererai di me tanto presto, per Iron Gold c'è tempo!

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