Rare Roma 2019


 Rare Roma 2019 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Io ieri ho sentito un’amica con cui non parlavo da qualche mese e sono un po’ triste per le cose che sono state dette. Non ci siamo prese a male parole né è stato detto niente di cattivo, ma ho percepito il netto distacco, la frattura che ormai ci divide, come qualcosa di definitivo. Spero comunque di sbagliarmi.
Perciò ho deciso che oggi vi parlo di qualcosa di bello, sempre a tema libri, che però celebra l’amicizia: infatti, a un mese dall’evento, vi faccio il recap della mia esperienza al Rare Roma 2019.

Mi piacerebbe dire che anche quest’anno la mia avventura è iniziata come l’anno scorso a Milano Centrale con un trolley stracarico, ma la verità è che la disavventura è iniziata un’ora prima della partenza quando il treno per Milano Centrale che dovevo prendere ha pensato bene di portarsi dietro mezz'ora di ritardo.  Per un viaggio di due fermate della durata complessiva di dieci minuti. Arrivata poi in Centrale ci ho messo DIECI minuti ad abbandonare il binario tronco a cui ero arrivata e a raggiungere la mia fidata Dani che insieme alla cugi mi aspettavano al binario del nostro treno.
Insomma, sono partita che ero già stanca.

Il weekend a Roma, però, non è stato solo per il Rare. Certo, l’evento ha fornito l’occasione, ma quello del 28 Settembre è stato un weekend all'insegna dell’amicizia perché approfittando di trovarmi a metà Italia, con alcune delle Ink (vi adoro, ragazze!) abbiamo organizzato di vederci anche se non tutte avrebbero partecipato al Rare. La difficoltà maggiore di organizzare questi incontri sta nel fatto che abitiamo tutte piuttosto lontane le une dalle altre, per non dire che siamo letteralmente sparse per la nazione, quindi bisogna sempre pensarci bene.

Comunque, arrivate a Roma con la Dani e la cugi ci siamo messe alla ricerca di Sandy e Laura (A Piedi Nudi a Cuore Aperto) e di Aida. Ci siamo trovate al McDonalds e gente, vi giuro che non ho mai visto così tanti adolescenti stipati tutti nello stesso posto. Perché fossero tutti lì vi chiedete? Beh, a quanto pare era giornata di manifestazione per l’ambiente o che so io, comunque stavano tutti a Termini anziché stare a scuola. Ma solo io me ne sbattevo altamente di saltare la scuola perché quando non c’era nessuno in classe si stava da dio? Eh?
In ogni caso, ci abbiamo messo un’eternità a ordinare, ma per fortuna facendo a turni ce l’abbiamo fatta.

Dopo pranzo, Laura e Aida sono andate a recuperare Angela e Apo a Tiburtina, mentre noi quattro rimaste ci siamo dirette all’albergo per prepararci per la registrazione.
Vi risparmio le mie lamentele sulle barriere architettoniche di Roma, ho già dato abbastanza l’anno scorso (qui il post se ve lo siete persi).

Memori dell’anno scorso, quando arrivate all’evento ci siamo trovate davanti alla porta dell’Inferno, con gente in ogni dove, file e istruzioni non rispettate e i libri gratis saccheggiati, questa volta ci siamo mosse d’anticipo, messe in fila presto e devo dire che si siamo sbrigate in fretta. Certo, ci abbiamo messo di nuovo un po’ a trovare l’ingresso (questa volta perché abbiamo fatto il giro al rovescio), ma almeno abbiamo visto da che parte saremmo entrate il giorno dopo.
L’organizzazione di tutto il processo di registrazione e ritiro del libro omaggio – probabilmente complice il fatto che non c’erano autrici che firmavano il venerdì – è stata decisamente migliore rispetto all'anno scorso, peccato che i libri belli, passatemi il termine, siano arrivati quando ormai la registrazione era terminata per la maggior parte dei presenti. Insomma, di nuovo, non proprio equo, ma se non altro, a differenza di altre, io ho portato a casa un libro che mi interessava (La perfetta istitutrice di Tessa Dare).

Concluso lì siamo tornate in albergo e ci siamo rilassate un po’ fino all’ora di cena quando ci siamo ritrovate tutte insieme (io, la cugi, Dani, Sandy, Aida, Apo e Angela) e ci siamo incontrate con Giuliana.
Non so descrivervi l’emozione, la gioia, la meraviglia di quella serata. Le chiacchiere, la compagnia, il vedersi, il parlarsi, l’abbracciarsi come se ci fossimo viste solo il giorno prima, mentre con alcune era la prima volta che ci vedevamo. Abbiamo parlato tantissimo, di noi sì, ma soprattutto di libri perché alla fine è questo che ci ha unite la prima volta.

Il sabato è iniziato presto, con un’abbondante colazione in compagnia delle amiche per poi ritrovarci in fila per l’ingresso, in attesa del nostro turno per entrare al Rare. In coda, tra l’altro, eravamo dietro a due ragazze che avevano delle borse stampate con la variante “Reading Challenge” del banner del Rare che ho fatto io xD
Quest’anno, a differenza dell’anno scorso, non ci siamo fatte un vero piano di battaglia, sapevamo chi volevamo vedere più di tutti e chi potevamo bypassare, per così dire. L’unica cosa certa era che dovevamo assolutamente prendere i braccialetti delle ticked authors il prima possibile.
Non ci è voluto molto perché con Dani, Sandy e la cugi ci perdessimo di vista. Praticamente dopo i primi venti minuti ognuna era per la sua strada a infilarsi in ogni fila in cui si trovava uno spazietto.

Devo dire che è stato tutto molto, molto, molto più frenetico dell’anno scorso. C’erano più autrici e molta, molta, molta più gente tra il pubblico, quindi le file erano piuttosto lunghe sempre e devo dire che quest’anno le line ambassador non hanno fatto tutte un lavoro eccellente.
Però con le autrici è stata un’esperienza quasi completamente nuova. Lo scorso anno, mentre scrivevo questo post, ero convinta che non avrei avuto un’altra occasione per vedere le mie unicorn author, ma invece l’occasione c’è stata e l’ho colta a braccia aperte.
Se da novizia l’anno scorso mi sono sempre limitata a poche parole, autografo e foto, questa volta ero preparata, sapevo cosa volevo chiedere ad alcune e ho cercato di fare un minimo di conversazione con tutte. Paradossalmente ho parlato più con le straniere che con le italiane.

La Cherry continua a essere timidissima, però sono riuscita a scucirle che una volta terminati i progetti a cui sta lavorando attualmente riprenderà la serie “Music Street”.
La Keeland è stata carinissima e per chi le portava da firmare libri che ha scritto insieme alla Ward (che non c’era) aveva degli adesivi con su la firma dell’altra autrice.
La Michaels è dolcissima e vorrei dirvi che cosa le ho chiesto, ma la verità è che non me lo ricordo xD
I duo Max Monroe e K.A. Merikan sono state tenerissime, mentre mi hanno sorpresa tantissimo A.D. Justice e R.J. Scott. Non so perché mi immaginavo persone più fredde, invece sono solari e arrivata ai loro tavoli mi hanno coinvolta subito con chiacchiere alla mano. R.J. Scott, in particolare mi ha colpita perché i suoi libri non riescono a fare breccia con me, ma lei è talmente fantastica che alla fine leggerò sicuramente altro di suo.
La Chase ero convinta che fosse più giovane, non che sia vecchia eh. Abbiamo parlato di “Getting Played” (il seguito di "Ex", di cui io vi ho riparlato in questa recensione) e del nostro ideale di insegnante.
E poi c’è stata lei, P.(aola) Dangelico. Lei è stata la mia rivelazione. Se non fosse stato per il Rare non l’avrei mai conosciuta e non potrò mai ringraziare abbastanza Amy per aver organizzato questo evento e avermi dato l’occasione di leggere e conoscere quest’autrice. Il suo (unico, al momento) libro che ho letto, “Bulldozer” (recensito qui), mi è piaciuto tantissimo e quando mi sono trovata davanti a lei non ho potuto evitare di dirglielo. Ma la cosa più bella è che ci siamo messe a parlare di editoria e self publishing, autori e traduzioni, e lo facevamo un po’ in inglese e un po’ in italiano (Paola parla benissimo italiano) e quando ci mancavano le parole in una o nell’altra lingua switchavamo senza nemmeno rendercene conto. Davvero stupendo.

Nel mentre, nel corso della giornata, sono anche riuscita a perdere per venti minuti la valigia con tutti i libri dentro. L’ho abbandonata da qualche parte nella frenesia di correre dalle varie autrici e quando me ne sono accorta vi lascio immaginare il panico. Per fortuna qualche anima pia l’ha portata al banco delle organizzatrici e ho potuto recuperarla facilmente.
Purtroppo un’altra ragazza non è stata altrettanto fortunata, da quello che so, e la sua valigia è andata completamente perduta.

Alla fine della giornata, intorno alle cinque, mi sono riunita alle mie compari e dopo esserci trascinate – letteralmente – per le ultime firme, siamo tornate in albergo dove abbiamo vegetato fino al momento di trascinarci in doccia.
Per cena ci siamo incontrate di nuovo con Apo, Angy e Aida, abbiamo mangiato al ristorante dell’albergo e gente, okay che avevo un piede del mondo dei sogni, ma io ancora sogno quel dolce che ho mangiato. Cioè, era qualcosa che WOW. Sì, non nego che ero tentata di prenderne un altro xD

Domenica, poi, dopo colazione, piano piano ci siamo avviate verso la stazione dove sono piovuti i saluti e la gioia del weekend appena trascorso e ognuna ha ripreso la propria strada verso casa.

Anche questa volta, sebbene fossi partita più leggera dell’anno prima, non sono tornata a mani vuote.
Acquisti effettivi ne ho fatti solo tre - "Come far perdere la testa al capo" del duo Max Monroe (qui la recensione), "Una nuova vita" di A.D. Justice (qui la recensione) e "Bulldozer" di P. Dangelico (qui la recensione) -, ma omaggi ce ne sono stati tanti quindi ho dovuto limitare gli acquisti.
Anche i gadget non sono mancati, alcuni sono proprio belli.


Ma come l’anno scorso, scusate se non sono modesta proprio per niente su questa cosa, il gadget più bello è il photobook con le firme delle autrici, delle amiche e delle organizzatrici del Rare (sì, lo so che la foto della pagina della Michaels è sfuocata, ma non avevo voglia di rifarla xD).


I ringraziamenti si sprecano, un grazie non è sufficiente per esprimere la gratitudine per aver potuto partecipare a questo evento. Per le amiche e le avventure.

E ora non vedo l’ora di Edimburgo 2020. Incontrerò qualcuno di voi?

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E questo è quanto amici.
Se siete arrivati fino qui in fondo vi ringrazio, siete dei veri amici.
O amiche, of course.

A domani con il WWW!







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8 Commenti

  1. Mia cara Jessica, sono contentissima che la tua esperienza del rare di quest'anno possa definirsi migliore di quella precedente, reduce degli imprevisti dell' anno passato sei stata abile ad organizzarti per evitarli, il tuo contatto con le autrici presenti, essendo di preparata diversamente quest'anno, si è rivelato entusiasmante, soddisfacente e sicuramente indimenticabile. Ciliegina sulla torta è stata la possibilità di poterci incontrare, una parte di noi del gruppo ink, abbiamo vissuto un weekend ricco di emozioni, condivisioni, sincero affetto. Il tuo appunto sul dolce, il "Semifreddo al mango con scaglie di cioccolato bianco e frutto della passione" mi trova pienamente concorde, avrei fatto volentieri il bis anche io. Sicuramente io non sarò tra le persone che potrai incontrare al prossimo rare di Edimburgo Mi auguro solo di poterti riabbracciare presto❤❤❤

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  2. Leggendo ho rivissuto tutta la magia del nostro weekend insieme.
    Grazie per la tua amicizia e confido in un altro incontro 😍💖

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  3. Adoro sempre leggere questo post perchè dalle parole che scrivi si vede quanto ti sia piaciuto l'evento e sono contenta che tu sia riuscita a chiacchierare con le autrici <3

    Ho letto su fb della ragazza che ha perso la valigia e mi sono sentita malissimo per lei, probabilmente se fosse accaduto a avrei avuto un attacco di panico...

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    1. Guarda, io che ho perso la mia per 20 minuti l'ho avuto il più che mezzo attacco di panico, però credo che a quella ragazza sia stato proprio un dispetto volontario perché altrimenti non si spiega.

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  4. Ma il dolce esattamente di cos'era fatto? Perché sembra buonissimo *__*

    Meno male che hai ritrovato la valigia..chissà che attimi di panico!
    Comunque ho il ricordo dello scorso anno e sono felice che l'esperienza sia stata ancora bellissima...su edimburgo ci sto ancora pensando, magari verrò...chi lo sa!

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    1. "Semifreddo al mango con scaglie di cioccolato bianco e frutto della passione" <3

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